L’Agenzia delle Entrate ha rilasciato il nuovo modello per le comunicazioni integrative dedicate alla Zona Economica Speciale (ZES) unica. Questi aggiornamenti consentono alle imprese di segnalare, oltre le modifiche al ribasso, anche investimenti aggiuntivi rispetto a quanto dichiarato inizialmente nella prenotazione fondi. L’articolo 8 del decreto fiscale Dl 155/2024 prevede infatti che gli investimenti aggiuntivi, realizzati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024, possano essere inclusi tramite comunicazione integrativa.
Possibilità di aggiungere nuovi investimenti e sedi produttive
Con le nuove istruzioni, le aziende hanno l’opportunità di inserire non solo gli investimenti aggiuntivi effettuati presso le sedi già indicate nel piano originario, ma anche quelli realizzati in strutture produttive non precedentemente menzionate. Per questi ultimi, è necessario compilare un modulo aggiuntivo nel quadro B, dove riportare i dettagli degli investimenti e l’importo del credito d’imposta spettante.
Procedura di invio telematico e conferma di accettazione
Le comunicazioni integrative devono essere inviate telematicamente all’Agenzia delle Entrate tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024. Le imprese possono inviare la comunicazione direttamente o tramite un intermediario, come specificato nell’articolo 3 del Dpr 322/1998. Dopo l’invio, l’Agenzia rilascerà una ricevuta di presa in carico o indicherà eventuali errori, richiedendo, in tal caso, una nuova trasmissione corretta. Il software “ZES unica integrativa” è disponibile sul sito dell’Agenzia per la compilazione.
Guida alla compilazione e gestione dei casi particolari
Per la compilazione, è fondamentale mantenere l’ordine delle strutture produttive così come indicato nella comunicazione originale. Anche in caso di investimenti non realizzati, è necessario compilare la sezione corrispondente segnando l’opzione “Investimento non realizzato” e lasciando vuoti i campi degli importi. Se l’investimento è stato solo parzialmente completato, è importante riportare i dati aggiornati con gli importi effettivi e il credito ridotto. Per gli investimenti completati oltre quanto inizialmente previsto, bisogna indicare la somma aggiuntiva investita e il credito d’imposta corrispondente.
Nuove strutture e copertura finanziaria per gli investimenti extra
Se gli investimenti sono stati effettuati in strutture non elencate nel piano originario, le imprese possono aggiungere un modulo per riportare i dati relativi. Secondo il decreto del 19 ottobre, l’erogazione dei fondi per questi investimenti supplementari dipenderà dalla disponibilità residua delle risorse, che saranno assegnate una volta soddisfatti i requisiti degli investimenti programmati inizialmente.
Conclusione
L’aggiornamento dei modelli per la ZES unica permette alle imprese di includere nuovi investimenti e sedi produttive, offrendo una maggiore flessibilità. Tuttavia, la copertura dei fondi per queste aggiunte sarà possibile solo se rimarranno risorse disponibili, rendendo fondamentale una pianificazione accurata delle comunicazioni integrative.