Il Modello 231: Un Pilastro per la Sostenibilità Aziendale

Nel 2001, l’introduzione del Modello 231 ha rivoluzionato il sistema giuridico italiano, estendendo la responsabilità penale anche alle persone giuridiche. Prima di tale evento infatti solo le persone fisiche potevano essere imputate penalmente. Con questa normativa anche le aziende possono essere coinvolte in procedimenti penali per reati commessi nel loro interesse. Il Modello 231 indica alle imprese quali condotte assumere o implementare per evitare contestazioni penali, in considerazione della fisionomia del singolo soggetto giuridico e delle sue caratteristiche tipiche.

Impatto della Direttiva CSRD

La Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) rafforza l’importanza del Modello 231. Questa direttiva europea richiede infatti alle aziende di adottare pratiche di governance sostenibili, integrando i principi del Modello 231 per gestire i rischi aziendali e garantire al mercato di riferimento una migliore affidabilità e resilienza anche sotto il profilo della governance. Al pari di quanto già segnalato dal CNDCEC (Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili), l’adozione di strumenti di resposabilità e consapevolezza riduce sensibilmente le probabilità di default, orientando la gestione dell’attività imprenditoriali verso pratiche comportamentali in grado di prevenire la crisi d’impresa.

Ruolo dell’Organismo di Vigilanza

Un elemento chiave del Modello 231 è l’Organismo di Vigilanza, il cui ruolo può essere ricoperto da professionisti qualificati e indipendenti che monitorano l’efficacia e l’osservanza del modello organizzativo. Questi esperti devono avere esperienza nella prevenzione del rischio penale e nella gestione societaria, e devono operare con autonomia rispetto all’impresa e con adeguato supporto finanziario. Le competenze dell’Organismo di Vigilanza hanno subito in questo ventennio diverse modifiche, in ragione dell’estensione  del catalogo dei c.d. reati presupposto, in particolare per la rilevanza degli asset della Sostenibilità che oggigiorno ogni impresa è tenuta ad osservare, sia in linea diretta che per effetto di un Capo filiera.

Integrazione del Modello 231 e Sostenibilità

Il Modello 231, pertanto, non si limita più solo alla prevenzione di reati, ma è diventato uno strumento fondamentale per l’assessment del rischio aziendale e la promozione della sostenibilità. Le normative europee, come la Direttiva 2022/2464/UE, richiedono alle aziende di fornire report dettagliati sulle performance non finanziarie, integrando pratiche sostenibili in ambito economico, sociale e ambientale.

L’adozione del Modello 231 è cruciale per le aziende che desiderano conformarsi alle normative vigenti, mantenere una buona reputazione e promuovere la sostenibilità a livello nazionale e comunitario. Le imprese sono chiamate a monitorare e migliorare continuamente i loro processi produttivi, riducendo l’impatto ambientale, tutelando i diritti dei lavoratori e implementando pratiche di governance efficaci. Solo così potranno affrontare le sfide future e cogliere le opportunità legate al processo irreversibile dello Sviluppo Sostenibile.

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