In occasione delle settimane SRI, il Forum per la Finanza Sostenibile ha dedicato un incontro di aggiornamento mensile sulle policy ESG, aperto anche ai non soci. Molti i temi trattati, dalla nuova Commissione europea alle priorità per il reporting sostenibile secondo la Direttiva CSRD, fino alle nuove iniziative dell’ESMA e agli standard net zero per le istituzioni finanziarie. Di seguito vengono illustrate le iniziative più significative.
La nuova Commissione europea e le prospettive per la finanza sostenibile
A seguito della recente elezione, la nuova Commissione Europea ha affidato a Maria Luís Albuquerque la guida della DG Financial Services and Savings and Investment Union. I suoi principali obiettivi sono ridurre del 25% gli oneri di reportistica per le imprese, con un’attenzione particolare alle PMI, e sviluppare prodotti finanziari sostenibili. Tra le iniziative, Albuquerque intende semplificare il quadro normativo europeo sulla finanza sostenibile, includendo nuovi criteri per la Tassonomia UE e contrastando il greenwashing. Inoltre, si pone come obiettivo il supporto alla transizione verso un’Unione del Risparmio e degli Investimenti.
Le priorità dell’ESMA e l’evoluzione normativa
L’ESMA (Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati) è impegnata nell’adozione di nuove linee guida, tra cui le regole per l’etichettatura dei fondi ESG e gli standard di rendicontazione per le PMI, applicabili, secondo la CSRD, a partire dal 2029. Questi strumenti saranno fondamentali per garantire una maggiore trasparenza e standardizzazione nel reporting sostenibile, contribuendo a orientare gli investitori verso pratiche finanziarie responsabili.
Reportistica CSRD: aspetti chiave
La direttiva CSRD impone alle imprese un reporting di sostenibilità basato su tre pilastri: materialità, struttura e tassonomia. I report devono fornire un’analisi dettagliata dei fattori materiali, seguire un formato coerente con il bilancio finanziario e includere un indice dei contenuti per migliorare la fruibilità. È essenziale, inoltre, che il report rispetti gli International Financial Reporting Standards (IFRS) e il formato ESEF (European Single Electronic Format).
Nuovi standard net zero per la finanza
L’iniziativa Science Based Targets (SBTi) ha pubblicato il primo standard volontario per obiettivi net zero nel settore finanziario, applicabile alle istituzioni che operano nei mercati dei capitali e nella concessione di crediti. Questo standard impone alle organizzazioni finanziarie di allineare i propri investimenti agli obiettivi climatici globali e di aumentare la trasparenza sulle emissioni, contribuendo alla lotta contro la crisi climatica.
Il rapporto PAI delle autorità europee di vigilanza (ESA)
Le autorità ESA hanno presentato il terzo rapporto annuale sulle dichiarazioni PAI, evidenziando un miglioramento della qualità delle informazioni e l’accessibilità delle dichiarazioni. Sono stati forniti esempi di buone pratiche, come l’impegno per la decarbonizzazione e l’allineamento degli investimenti agli obiettivi climatici, oltreché raccomandazioni per migliorare ulteriormente la trasparenza nel settore.
ESAP: un sistema di accesso centralizzato per i mercati dei capitali
L’ESAP, il punto di accesso unico per le informazioni finanziarie, opererà con un sistema a due livelli a partire dal 2026. Questo strumento permetterà alle imprese di trasmettere dati rilevanti agli Organismi di Raccolta e garantirà un accesso semplificato agli utenti, favorendo la trasparenza e l’interoperabilità tra standard europei e internazionali.
L’incontro del Forum per la Finanza Sostenibile ha pertanto messo in luce le numerose iniziative europee volte a promuovere una finanza più responsabile e sostenibile. Dai nuovi standard di reportistica alle iniziative per ridurre gli oneri di compliance, l’Europa si sta muovendo verso un sistema finanziario che sostenga la transizione ecologica e tuteli gli interessi degli investitori.