La Commissione Europea sta lavorando a un aggiornamento del Green Industrial Deal, con l’obiettivo di accelerare la decarbonizzazione dell’industria e potenziare gli investimenti in energia, industria e trasporti.
Per raggiungere gli obiettivi climatici del 2040 e del 2050, sarà necessario incrementare i finanziamenti pubblici e privati di 480 miliardi di euro l’anno.
Tra le misure in discussione spiccano la semplificazione delle regole sugli aiuti di Stato e una revisione degli appalti pubblici, con l’introduzione di criteri che favoriscano la produzione europea nei settori strategici.
Nuove strategie per l’industria e l’energia
Il piano della Commissione si sviluppa lungo due direttrici principali:
- Supporto alle industrie energivore, per contrastare il peso dei costi energetici sempre più elevati.
- Sviluppo dell’industria verde, con investimenti mirati nella transizione ecologica per centrare gli obiettivi climatici.
Bruxelles ha individuato sei aree di intervento chiave, tra cui il miglior accesso a energia a basso costo, la disponibilità di materie prime strategiche e la formazione di nuove competenze professionali.
Semplificazione degli aiuti di Stato
Un punto centrale della proposta è la revisione delle norme sugli aiuti di Stato, prevista entro luglio 2025. L’obiettivo è rendere più veloce il sostegno a:
- Produzione di energia pulita
- Decarbonizzazione del settore industriale
- Espansione della capacità produttiva nelle tecnologie verdi
Tuttavia, non è previsto l’uso di fondi pubblici per abbassare direttamente le bollette industriali: gli incentivi saranno legati a investimenti specifici in sostenibilità.
Riforma degli appalti pubblici
Il piano prevede anche una modifica delle regole sugli appalti pubblici, con l’introduzione di un criterio di preferenza per i beni prodotti in Europa nei settori strategici. Questa misura potrebbe rafforzare la competitività dell’industria continentale, garantendo maggiori opportunità alle imprese europee.
Il Clean Industrial Deal mira a conciliare crescita economica e sostenibilità, ma la sfida sarà trovare un equilibrio tra semplificazione normativa, incentivi alle imprese e tutela della concorrenza. Nei prossimi mesi, il dibattito su queste riforme sarà cruciale per definire il futuro del settore industriale europeo e la sua capacità di affrontare la transizione ecologica in modo efficace e sostenibile.