Sono previsti per il piano Transizione 5.0 cambiamenti significativi per favorirne l’adozione da parte delle imprese, con modifiche concordate con l’Unione Europea. Tra le principali novità spiccano l’estensione dei termini, una maggiore semplicità nei requisiti tecnici e la possibilità di sommare questi incentivi ad altri incentivi finanziati con fondi europei. Interventi quindi che mirano a rivitalizzare uno strumento finora poco sfruttato.
Termini Prorogati
Le aziende avranno più tempo per completare gli investimenti. I termini per l’installazione degli impianti sono stati prorogati di quattro mesi, fino al 30 aprile 2026, offrendo maggiore elasticità operativa. Rimane invariata la scadenza di giugno per la rendicontazione con la UE, ma grazie alla riduzione dei tempi di analisi ministeriale, le imprese potranno beneficiare di margini temporali più ampi.
Cumulo di Incentivi
Un’importante novità riguarda la possibilità di cumulare gli incentivi della Transizione 5.0 con altre misure europee. Sebbene il via libera ufficiale da Bruxelles sia atteso nei prossimi giorni, il provvedimento appare ormai sbloccato, aprendo nuove opportunità per le imprese.
Semplificazione dei Requisiti Energetici
Una delle modifiche più apprezzate dalle aziende è la semplificazione nella verifica dei risparmi energetici, elemento necessario per accedere al credito d’imposta. Ad esempio, per le sostituzioni di beni con almeno 24 mesi di ammortamento, non sarà più richiesta un’analisi dettagliata: l’accesso al credito minimo sarà diretto. Inoltre, è previsto un incremento dell’aliquota minima, che dovrebbe passare dal 30% al 50%, rendendo l’incentivo ancora più vantaggioso.
Un’Occasione per Rilanciare gli Investimenti
Finora la Transizione 5.0 ha registrato un’adesione limitata, con soli 130 milioni prenotati su un fondo complessivo di oltre sei miliardi. Tuttavia, il numero di imprese interessate sta crescendo rapidamente, con un incremento delle richieste negli ultimi mesi. «Questi aggiustamenti vanno nella giusta direzione – commenta Alessandro Spada, presidente di Assolombarda – soprattutto per quanto riguarda i tempi e le semplificazioni, che erano tra i principali ostacoli».
Adattarsi a uno Scenario Complesso
In un contesto globale caratterizzato da incertezza geopolitica e protezionismo crescente, come sottolineato da Emma Marcegaglia, presidente di Marcegaglia Holding, è essenziale che le imprese reagiscano con flessibilità e velocità. Investimenti in tecnologie avanzate e diversificazione delle forniture stanno permettendo a molte aziende italiane di affrontare questo panorama in evoluzione, compensando anche la diminuzione dei volumi verso mercati tradizionali.
Le modifiche alla Transizione 5.0 segnano un passo avanti importante per sostenere le imprese italiane, offrendo loro più tempo, incentivi cumulabili e semplificazioni operative. Questo piano ha il potenziale per diventare un motore di crescita, soprattutto per le PMI, in un periodo di sfide economiche e globali sempre più complesse.