Credito d’Imposta ZES: possibilità di correggere al rialzo la comunicazione integrativa

Le nuove disposizioni introdotte dal decreto legge 155/2024 apportano modifiche al credito d’imposta per le imprese che investono nelle Zone Economiche Speciali (ZES) del Mezzogiorno. Queste modifiche consente alle aziende di dichiarare investimenti maggiori rispetto a quelli indicati inizialmente.

Maggiore Flessibilità per le Imprese 

Con l’introduzione del decreto, le imprese hanno la possibilità di includere, nella comunicazione integrativa da presentare tra il 18 novembre e il 2 dicembre 2024, investimenti aggiuntivi rispetto a quelli inizialmente comunicati. Questi investimenti devono essere stati effettuati tra il 1° gennaio e il 15 novembre 2024. Questa apertura consente alle imprese di sfruttare ulteriori opportunità, qualora abbiano superato le previsioni iniziali.

Limiti sugli Investimenti in Beni Immobili e Terreni 

Nonostante l’apertura a investimenti maggiori, permangono alcuni vincoli specifici: il valore dei terreni e degli immobili non può superare il 50% del totale dell’investimento dichiarato. Inoltre, i costi complessivi ammissibili devono rientrare in un intervallo compreso tra 200.000 euro e 100 milioni di euro.

Obblighi Documentali e di Certificazione

 Per beneficiare delle agevolazioni, le imprese devono presentare una dettagliata documentazione probatoria. Questo include l’indicazione delle fatture elettroniche ricevute tramite il Sistema di Interscambio (Sdi) e ulteriori dettagli sugli acquisti dei beni agevolabili, come il numero della fattura, il codice Sdi, l’importo agevolabile e i riferimenti fiscali del soggetto emittente. È inoltre richiesta una certificazione rilasciata da un revisore legale, una società di revisione o il collegio sindacale, che attesti la conformità dei dati presentati.

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