Il Decreto Legislativo 125/2024 introduce nuove responsabilità per le aziende, riguardanti la rendicontazione di sostenibilità ed un regime sanzionatorio progressivo valido fino al 2028. Queste norme impongono la conformità agli standard europei (ESRS) e stabiliscono sanzioni per chi non adempie a tali obblighi.
Il D. Lgs 125/2024, che recepisce la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), impone infatti alle aziende di redigere la Dichiarazione di Sostenibilità in conformità agli ESRS. Gli amministratori e gli organi di controllo hanno pertanto il compito di garantire che queste informazioni siano conformi alle disposizioni di legge.
Le responsabilità sono chiaramente attribuite: gli amministratori devono agire con professionalità e diligenza, mentre l’organo di controllo deve vigilare sulla corretta applicazione del decreto e fornire un resoconto all’assemblea. Il revisore legale, incaricato di attestare la Dichiarazione di Sostenibilità, dovrà inoltre certificare la conformità delle informazioni fornite.
In caso di violazioni, il sistema sanzionatorio previsto dal Decreto è graduale, con sanzioni amministrative e pecuniarie che andranno intensificandosi fino al 2028. Per i primi due anni le sanzioni per mancata conformità non potranno superare i 150.000 euro, mentre le violazioni riguardanti l’obbligo di pubblicità potrebbero comportare multe fino a 2.500.000 euro.
Il D. Lgs 125/2024 introduce un quadro normativo rigoroso per la rendicontazione di sostenibilità, con responsabilità ben definite e sanzioni graduali. Le aziende devono prepararsi adeguatamente, garantendo la piena conformità agli standard ESRS per evitare gravi conseguenze economiche e legali.