2024: L’Italia e la Sostenibilità Aziendale – Bilancio tra ESG ed Economia Circolare

Nel panorama del 2024 le imprese italiane mostrano progressi significativi nell’adozione dei principi ESG, ottenendo risultati che confermano un miglioramento tangibile nell’approccio strategico alla sostenibilità. Questi criteri, fondamentali per costruire strategie aziendali responsabili, rappresentano anche un parametro chiave per gli investitori nella valutazione delle opportunità di investimento, nell’ambito di un sistema economico che supera il tradizionale modello lineare e verte in maniera irreversibile verso un modello di economia circolare.

ESG: Un Quadro di Miglioramento per le Imprese Italiane

Secondo l’osservatorio globale Synesgy, realizzato da CRIF, le aziende italiane hanno registrato un netto progresso dal 2021, scalando la valutazione da “D” a un più soddisfacente “C”. Tra i dati principali:

  • il 39% delle aziende ha registrato un incremento del proprio punteggio ESG in meno di un anno;
  • il 37% delle grandi imprese ha raggiunto una valutazione “B”, mentre l’8% si distingue per un punteggio “A”;
  • le piccole e medie imprese (PMI) evidenziano ancora sfide importanti, con oltre il 40% fermo a punteggi “D” ed “E”.

Analizzando i settori, spiccano i trasporti, l’edilizia e il comparto manifatturiero per le loro performance superiori. Elevati margini di miglioramento sono invece riscontrabili per oltre il 70% delle imprese italiane, che si posiziona su livelli medi o bassi, dimostrando l’urgenza di accelerare i progressi.

Economia Circolare: Tra Potenzialità e Ritardi

L’economia circolare, che si integra strettamente con i principi ESG, rappresenta un ulteriore indicatore di sostenibilità aziendale. Come infatti rilevato nel Rapporto 2024 del Politecnico di Milano:

  • circa il 42% delle imprese ha implementato almeno una strategia legata all’economia circolare;
  • tra le pratiche più comuni si evidenziano il riciclo dei materiali (60%) e la progettazione per una riparazione semplificata (48%);
  • il contributo complessivo dell’economia circolare all’economia italiana si attesta a 16,4 miliardi di euro, solo il 14% del potenziale teorico stimato.

Nonostante i benefici documentati, gli investimenti rimangono modesti, con quasi la metà delle imprese che destinano meno di 50.000 euro all’anno. Tuttavia, è significativo notare che per il 41% delle aziende, i tempi di ritorno sugli investimenti sono inferiori ai 12 mesi, un segnale promettente per il futuro.

Ostacoli e Opportunità

Il progresso nella sostenibilità aziendale è accompagnato da sfide importanti:

  • Nuovi standard globali: le recenti normative ISO sull’economia circolare forniscono un quadro internazionale più chiaro, ma la loro piena adozione richiede tempo e risorse.
  • Politiche nazionali: il ruolo delle istituzioni rimane cruciale per sostenere le imprese nel loro percorso verso modelli più sostenibili, sia attraverso incentivi diretti che con politiche industriali mirate.

L’anno 2024 rappresenta un punto di svolta per le aziende italiane che dimostrano progressi concreti nell’integrazione di criteri ESG e nella sperimentazione di pratiche di economia circolare. Tuttavia, il cammino verso una sostenibilità diffusa e pienamente sfruttata è ancora lungo e soltanto con uno sforzo collettivo, che coinvolga imprese, istituzioni e società civile, sarà possibile raggiungere un futuro più responsabile e prospero per tutti.

Form

Scopri le agevolazioni
adatte per la tua impresa

Ultimi Articoli

×

Ciao!

Contattaci direttamente su Whatsapp!

× Contattaci ora