I mutui green stanno emergendo come una componente chiave del mercato immobiliare italiano, sostenuti, soprattutto negli scorsi mesi, da incentivi fiscali mirati all’efficientamento energetico.
Proiezioni di Crescita
Secondo Crif nel suo Esg outlook, i mutui green potrebbero rappresentare tra il 24% e il 30% del mercato entro il 2030, e oltre il 50% entro il 2050. Questi mutui sono destinati a finanziare immobili energeticamente efficienti, rispondendo agli obiettivi della direttiva Case green dell’UE.
Scenari di Sviluppo
Il Crif ha elaborato tre scenari basati sull’impegno governativo e le condizioni macroeconomiche:
- Scenario avverso: riduzione limitata degli immobili in classe G.
- Scenario intermedio: miglioramento moderato, con una riduzione degli immobili di classe G al 13% e un aumento degli immobili di classe A al 31% entro il 2050.
- Scenario ottimistico: aumento significativo degli incentivi, riduzione degli immobili in classe G al 7% e aumento degli immobili di classe A al 37% entro il 2050.
Ruolo della Finanza Verde
Gli istituti di credito avranno quindi un ruolo cruciale nel promuovere i mutui green, canalizzando i flussi finanziari verso progetti sostenibili e l’efficientamento energetico delle abitazioni. I finanziamenti per le ristrutturazioni green potrebbero rappresentare fino al 40% del mercato entro il 2030 e circa il 70% entro il 2050.
Conclusione
Il processo di efficientamento energetico del patrimonio edilizio italiano è già in atto, ma necessita di un supporto continuo da parte del sistema bancario e di interventi statali mirati per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità fissati dall’UE. Sarà fondamentale la sinergia tra politiche governative e sistema bancario per promuovere la riqualificazione energetica e l’adozione di mutui green.