CSRD: Semplificazione e Maggiore Accessibilità per le PMI

La Commissione Europea ha adottato il pacchetto Omnibus, un’importante iniziativa volta a ridurre gli oneri burocratici legati alla rendicontazione di sostenibilità. Questo intervento rappresenta un passo significativo verso la semplificazione normativa, rendendo la CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive) più accessibile e meno onerosa, soprattutto per le piccole e medie imprese (PMI) che operano all’interno della catena di fornitura delle grandi aziende.

La svolta della semplificazione

L’adozione del pacchetto Omnibus ha ridotto del 80% il numero di aziende obbligate alla rendicontazione di sostenibilità secondo la CSRD. I nuovi criteri escludono le imprese con meno di 1000 dipendenti e un fatturato inferiore a 50 milioni di euro, sollevando così una larga parte del tessuto produttivo europeo dagli oneri della compliance normativa. Questa revisione normativa garantisce che le PMI non siano coinvolte indirettamente attraverso le obbligazioni delle grandi imprese capo-filiera, un aspetto fondamentale per evitare una cascata di costi e adempimenti.

Impatto per le imprese: meno burocrazia, più accesso alla finanza sostenibile

Uno degli aspetti più rilevanti di questa semplificazione è la riduzione dei tempi e dei costi di compliance. Con la nuova regolamentazione:

  • Le PMI non saranno più obbligate a fornire dati dettagliati sulla sostenibilità ai loro committenti, abbattendo il rischio di sovraccarico amministrativo.
  • Viene mantenuta la possibilità per le imprese di rendicontare volontariamente, agevolando quelle che vogliono accedere a finanziamenti agevolati e strumenti di finanza sostenibile.
  • La riduzione degli obblighi normativi mira a liberare risorse economiche che potranno essere investite nella crescita e nell’innovazione.

Rinvio e rimodulazione della rendicontazione

Oltre alla riduzione delle imprese coinvolte, il pacchetto Omnibus introduce un rinvio di due anni per l’entrata in vigore della CSRD per le aziende già soggette a questo obbligo. In pratica:

  • Le grandi imprese e le PMI quotate (Wave 2 e 3) potranno posticipare la rendicontazione fino al 2028.
  • La frequenza della due diligence obbligatoria sulla sostenibilità viene ridotta, semplificando il monitoraggio dei partner commerciali diretti e diminuendo i costi operativi.

Semplificazione degli obblighi di tassonomia e due diligence

Ulteriori semplificazioni riguardano la tassonomia UE e i requisiti di due diligence:

  • La riduzione degli obblighi di rendicontazione della tassonomia UE per le aziende non direttamente coinvolte.
  • La possibilità di dichiarare attività parzialmente allineate alla tassonomia, supportando così una transizione ambientale graduale.
  • L’introduzione di una soglia di materialità finanziaria che riduce la complessità dei modelli di rendicontazione.
  • L’eliminazione di alcuni criteri restrittivi legati alla prevenzione dell’inquinamento chimico.

Un passo avanti per le PMI e il sistema economico

La semplificazione della CSRD e delle normative correlate rappresenta un’opportunità concreta per rendere la rendicontazione sulla sostenibilità più efficiente e meno onerosa. Le PMI, che costituiscono il cuore del sistema economico europeo, potranno beneficiare di una minore pressione normativa senza essere escluse dai vantaggi della finanza sostenibile. Questa mossa della Commissione Europea segna un cambio di rotta significativo verso una regolamentazione più equilibrata e sostenibile per tutti gli attori del mercato

Form

Scopri le agevolazioni
adatte per la tua impresa

Ultimi Articoli

×

Ciao!

Contattaci direttamente su Whatsapp!

× Contattaci ora